Le nostre famiglie di agricoltori
Kathrin Niemetz, Mümliswil (SO)
«Qui posso far crescere solo erba.»
Kathrin, da quanto tempo sei agricoltrice biologica qui a Mümliswil (SO)?
Nel 2009 ho rilevato l’azienda agricola dei miei genitori e l’anno seguente ho iniziato con l’allevamento di vacche madri.
Perché hai puntato proprio sull’allevamento di vacche madri?
Gestisco l’azienda prevalentemente da sola e questo mi va benissimo. L’allevamento di vacche madri mi consente un impiego del tempo flessibile e non mi vincola eccessivamente. Poi non va dimenticato che la nostra azienda si trova a 1100 metri di quota. E visto che qui posso far crescere solo erba, l’allevamento di vacche madri è un’ottima soluzione per rendere i terreni dell’azienda produttivi per l’alimentazione umana.
Ciò significa che rifletti alla questione dell’alimentazione umana e, più esattamente, alla possibile concorrenza tra produzione animale e produzione vegetale?
Sì, è un tema che va assolutamente affrontato. Spesso si critica la produzione di carne bovina, poiché si ritiene che comporti un consumo d’acqua eccessivo. Ma non è certo il caso qui nella nostra azienda: la mandria beve l’acqua che sgorga qui, pertanto non è acqua di qualcuno è privato altrove.
Tu produci Natura-Beef-Bio. Dove si può acquistare la carne prodotta dalla tua azienda?
L’azienda si trova a 20 minuti dal macello Bell a Oensingen (SO) e posso occuparmi personalmente del trasporto. Gli animali che porto lì hanno all’incirca 10 mesi, l’età alla quale il legame con la madre si fa, in modo del tutto naturale, meno forte. La carne è poi venduta con il marchio Natura-Beef-Bio nei negozi Coop.
Non trovi difficile destinare al macello gli animali con i quali hai stretto un legame?
Dipende. In un’epoca in cui il consumo di carne è sempre più controverso, ritengo che sia ancora più importante che, se mangiamo carne, sia carne di animali che sono stati trattati bene. Onestamente, preferisco mangiare un animale che ho conosciuto, così so cosa sto mangiando. È per questo che ogni anno qui nella nostra azienda ci sono anche due maiali che si godono un po’ di vita tranquilla.
Se rispondi «dipende», vuol dire che a volte è difficile?
Sì, devo dire che ci sono delle eccezioni. Qui nella nostra azienda le madri hanno il diritto di invecchiare, a me va molto bene che vivano a lungo. Questa primavera, però, ho dovuto separarmi dalla mia preferita. Aveva 17 anni. È stata molto dura.
Perché era la tua preferita?
Avevamo un legame speciale. Era molto docile e a lungo è anche stata la capomandria. Negli ultimi anni non era più in grado di partorire, ma l’ho tenuta ugualmente. L’estate scorsa l’ho messa al pascolo insieme ad altri due animali in un prato vicino a casa, per averla sott’occhio. Ma era anche una gran testarda e ha sfondato più volte la recinzione per raggiungere la «sua» mandria.
Cosa ti ha spinta a destinarla comunque al macello, questa primavera?
È vero che mi piacciono le vacche anziane, ma è anche vero che la mia azienda non è un rifugio. La mia preferita aveva un’amica della stessa età. Anche lei, da tempo, non era più in grado di partorire. Le avevo acquistate insieme. Sono arrivate insieme e hanno potuto andarsene insieme. In qualche modo si è chiuso il cerchio.
Una storia bella e toccante. Si vede che credi fermamente in ciò che fai. Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza e le tue riflessioni. Auguriamo a te e alla tua famiglia tante buone cose per il vostro futuro personale e professionale!
La partner dell'intervista
Kathrin Niemetz
Kathrin Niemetz gestisce 23 ettari di terreno sul Brunnersberg presso Mümliswil (SO). Il 20% della superficie utile dell’azienda, affiliata a Bio Suisse, è destinato alla promozione della biodiversità. I prati naturali nutrono circa 20-25 vacche madri, un toro, vitelli e alcuni capi destinati alla rimonta. L’azienda si dedica in primo luogo all’allevamento di vacche madri per la produzione di Natura-Beef, ma tiene anche 2 maiali, 20 polli, 4 pecore e 2 capre nane.
Kathrin può contare sull’aiuto di sua madre e, all’occorrenza, su quello di qualche collaboratrice o collaboratore occasionale della zona. A partire dall’autunno 2025 assumerà una persona che sta seguendo un secondo apprendistato in ambito agricolo.
Quale attività secondaria, Kathrin è ispettrice bio ed è membro della Commissione produzione di Bio Suisse.